Raccontare la speranza. Guardare l’altro: una rilettura delle relazioni di prossimità nell’epoca dell’hate speech

Se la comunicazione diventa un campo di battaglia, c'è bisogno di adottare un nuovo atteggiamento di attenzione all'altro, basato sulla consapevolezza. Per fortuna, esiste un modello per la comunicazione non ostile


Guardare l’altro. Una rilettura delle relazioni di prossimità nell’epoca dell’Hate speech cerca di fare il punto sulle trasformazioni imposte dalla tecnologia e dal digitale alle relazioni di prossimità.

Dopo una prima parte di analisi sul concetto di relazione, di condivisione e partecipazione, il focus del testo diventa l’avvento del hate speech, ossia l’utilizzo di tutte quelle parole che in rete assumono i toni della violenza, dell’aggressività, della volgarità. Trasformando il contesto comunicativo in una vera e propria guerra piuttosto che in una condivisione pacifica e armoniosa.

L’ultima parte del testo presenta il modello della comunicazione non ostile, un modello che mette in luce le potenzialità della comunicazione e la possibilità di comunicare, non solo nel digitale ma anche in altri contesti, in maniera equilibrata e armoniosa solo se chi comunica lo fa in maniera consapevole e attenta nel rispetto dell’altro.

 


 

libro “Raccontare la speranza. Parole disarmate per costruire futuro” (Las, 2025)

L’articolo Guardare l’altro. Una rilettura delle relazioni di prossimità nell’epoca dell’Hate speech di Angelo Romeo è contenuto nel volume “Raccontare la speranza. Parole disarmate per costruire futuro” (Las, 2025), curato da Cosimo Alvati e Teresa Doni.

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