Estate: è il momento di donare plasma e sangue

La cronica mancanza di sangue e plasma è un grosso problema, che impedisce a molti malati di ricevere le cure di cui avrebbero bisogno. Soprattutto in estate

È importante donare plasma! In Italia e in tutta Europa vi è una cronica carenza di plasma: ne serve un trenta per cento in più, per coprire il fabbisogno di questo vitale elemento, che costituisce la parte liquida del sangue. Dal plasma, che è di colore giallastro, si ricavano le immunoglobuline: anticorpi utilizzati come terapie per chi ha problemi ai sistemi immunitari.

L’Italia, per ovviare alla mancanza di plasma – da cui tra l’altro, si ottengono farmaci salvavita per diverse malattie autoimmuni degenerative – è costretta a comprarlo all’estero, in particolare dagli Stati Uniti d’America, a costi molto alti (si parla di oltre un centinaio di milioni di euro ogni anno), cosa che si traduce di conseguenza nella produzione di farmaci carissimi, che per l’ammalato a volte diventano inaccessibili.

Nel periodo estivo e quindi nei mesi di luglio, agosto, settembre e talvolta anche ottobre, è ancora più importante donare plasma, ma anche sangue intero e piastrine (sono fondamentali per la coagulazione) perché in molti ammalati il caldo è un fattore che fa aggravare la malattia, ad esempio nelle malattie degenerative da deficit immunitari come la Miastenia Gravis, la Sindrome di Guillarm Barrè, la Steff Pearson.

Diversi luoghi d’Italia come la Sardegna, Napoli, Barletta, Foggia, Corato, Catania Messina e Palermo l’anno scorso hanno chiesto aiuto sui media per la mancanza di sangue intero, perché la situazione era molto critica. A tutto ciò si aggiunge un riscontrabile decremento dei donatori abituali e quindi un numero sempre più ampio di persone che soffrono di varie patologie è sempre più in difficoltà: pensiamo a chi soffre di malattie genetiche, di malattie autoimmuni, di malattie infettive, di malattie croniche, a chi ha emofilia, a chi ha tumori, chi necessita di trapianto di organi o di tessuti, al primo soccorso in caso di incidenti, alla cura di ustioni o di emorragie.

Per chi soffre di tante patologie non avere il sangue, il plasma o le piastrine nel momento del bisogno può causare vari danni alla salute, alla psiche dei pazienti, nei casi più gravi si può anche mettere a rischio una vita.

I giovani non donano

È inammissibile che nel 2025 in Italia non si abbia ancora la quantità di plasma e derivati necessaria per coprire la richiesta interna. Stesso problema per Germania, Spagna, Francia e Regno Unito, che coel’Italia acquistano derivati del plasma, in particolare dagli Stati Uniti. Visto che il nostro Paese riesce a coprire con le proprie donazioni solo il 70% del suo fabbisogno, per raggiungere l’autosufficienza in un tempo relativamente breve (5-6 anni) bisognerebbe incrementare le donazioni del 5% ogni anno.

Un appello ai giovani, in particolare alla fascia d’età compresa dai 18 ai 45 anni; è quella meno presente nelle donazioni. Attualmente infatti i donatori che sostengono la richiesta di sangue italiana sono soprattutto persone di età compresa dai 45 anni ai 65 anni.

Diventiamo donatori! Con questo atto d’amore, ci mettiamo nella condizione di fare e di ricevere del bene; a questo proposito Gesù dice a tutti noi: «Figlia/o mia chi vuol ricevere deve dare, il dare dispone la creatura a ricevere, e Dio a dar»” (tratto da “Libro di Cielo”, volume 29, del 10 maggio 1931, vergato dalla serva di Dio Luisa Piccarreta).

donare il plasma
Una campagna che invita alla donazione di plasma

Per vincere la paura

Non dobbiamo avere preconcetti nel donare sangue. Anche io prima avevo paura degli aghi, avevo crisi di panico al solo pensiero, mi cullavo del fatto che facevo già tanto per gli altri, essendo un missionario impegnato nel sociale. Ma grazie allo stimolo di mia moglie Barbara, donatrice trentennale, sono diventato anche io un donatore di sangue, di plasma e di piastrine, con la consapevolezza che col mio gesto posso contribuire a salvare la vita o evitare grandi disagi a tante persone che soffrono. E così, grazie alla preghiera, mantengo la calma, non guardo l’ago e penso solo al bene che posso fare; il piccolo dolore della puntura e le mie paure scompaiono e la gioia nel dare è grande.

Se pensiamo di non essere in grado, per svariati motivi, invochiamo Gesù, perché ci dia la forza necessaria per compiere questo gesto di grande amore verso chi è nel bisogno. A tal proposito Gesù ci dice: «Figlia/o mia, allora mi sento di dare alle creature la forza necessaria, anzi le sovrabbondo, nel momento in cui si muovono ad operare quello che voglio, non prima. Cose inutili non so dare, perché mi darebbero più conto se sentissero la forza e non facessero ciò che Io voglio. Quanti prima di fare un’azione si sentono impotenti! Come si mettono in atto di operare, così si sentono investiti di nuova forza, di nuova luce. Sono Io che li investo, perché Io non manco mai alla forza necessaria che ci vuole per fare un bene; la necessità mi lega e mi costringe, se è necessario, a fare insieme ciò che fa la creatura. Perciò le vere necessità [59] sono Io, Io che le voglio, ed Io mi trovo sempre insieme con loro nelle necessità. Se ciò che fanno non è necessario, Io mi metto da parte e lascio fare a loro stessi» (dal “Libro di Cielo”, volume 36 del 15 maggio 1938, di Luisa Piccarreta).

Prima di andare in vacanza (ma tutto l’anno è importante) ricordiamoci di donare; e per chi non lo ha ancora mai fatto, coraggio non esitate: donando sangue intero, plasma e piastrine, si aiutano persone che soffrono.

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