
Dalla storica data del 7 ottobre 2023, Hamas è diventata il fulcro di ogni dibattito politico palestinese, simbolo tanto della resistenza quanto dell’impasse politica. Secondo i dati raccolti dal “Palestinian Center for Policy and Survey Research” (PCPSR), il sostegno popolare ad Hamas ha inizialmente registrato un’impennata, in particolare in Cisgiordania, come risposta emotiva all’attacco contro Israele. Tuttavia, tra la crescente devastazione a Gaza e la crisi umanitaria, i dati mostrano un lento ma costante calo del consenso, senza però il crollo definitivo.
Nel 2025, Hamas resta ancora l’attore politico più riconoscibile per gran parte della popolazione palestinese, non tanto per la sua gestione amministrativa quanto per il fallimento delle alternative, la debolezza dell’Autorità Palestinese e il perdurare dell’occupazione. Di fronte alla mancanza di una nuova leadership nazionale unificata, Hamas conserva una legittimità simbolica, seppur contestata.
Rivediamo, seppure in sintesi, i momenti più importanti di questa evoluzione dell’opinione pubblica.
Il sondaggio PCPSR: 1‑4 maggio 2025
Secondo il sondaggio n. 95 condotto dal PCPSR, si rileva che:
- Hamas ha subito un calo di circa 4 punti percentuali nel sostegno complessivo rispetto a gennaio.
- Fatah (l’ala più moderata delle forze politiche palestinesi) è rimasta relativamente stabile, ma con un graduale indebolimento della fiducia.
- Tuttavia, Hamas continua ad avere più sostegno di Fatah sia a Gaza che in Cisgiordania.
Il sondaggio a Gaza (tramite The Guardian): gennaio 2025
Un’inchiesta giornalistica di The Guardian basata su dati del PSR e dell’istituto Arab World for Research and Development (AWRAD) ha rivelato che:
- Il sostegno a Hamas nella Striscia di Gaza è sceso dal 42% a circa il 21%.
- La causa principale è stata la crisi umanitaria, l’aumento delle vittime civili e la perdita di fiducia nella capacità della leadership locale.
Le proteste contro Hamas: marzo 2025
Secondo Time Magazine e AP News, nel marzo 2025 si sono verificate manifestazioni contro Hamas nel nord della Striscia di Gaza:
- I manifestanti hanno denunciato la gestione autoritaria, la mancanza di cibo, elettricità e sicurezza.
- Tuttavia, nessuna forza politica alternativa si è affermata come reale sostituto di Hamas.
La tendenza storica: marzo 2024 vs maggio 2025
Analizzando i trend annuali si accerta che:
- Il sostegno alla resistenza armata di Hamas è passato da circa 60% nel marzo 2024 al 40% nel maggio 2025.
- Cresce la polarizzazione tra chi sostiene ancora la resistenza come unica opzione e chi auspica una soluzione politica.
I dati contrastanti: AWRAD, maggio 2024
Lo scarto geografico nei dati è evidente:
- In Cisgiordania, il 76% degli intervistati esprimeva una visione positiva di Hamas.
- A Gaza, solo il 25% la pensava allo stesso modo, con un forte senso di stanchezza e disillusione.
La drammatica assenza di alternative
Uno dei motivi principali della persistenza del sostegno a Hamas è la totale mancanza di fiducia nelle autorità israeliane, che non hanno mai proposto una soluzione politica reale al popolo palestinese per permettergli di liberarsi da Hamas. Al contrario, Israele ha perpetrato massacri orrendi che hanno fatto rabbrividire la coscienza umana, spingendo molti palestinesi a mantenere il proprio appoggio ad Hamas per paura di una repressione ancora più brutale.
La popolazione palestinese non ha completamente abbandonato Hamas, ma manifesta segni crescenti di stanchezza, delusione e urgenza di cambiamento. Tuttavia, in assenza di alternative nazionali credibili, Hamas rimane, per molti, il simbolo della lotta e della resistenza, anche se il suo consenso attivo si sta erodendo. L’opinione pubblica palestinese oscilla tra lealtà simbolica, disillusione pragmatica e una profonda richiesta di rinnovamento politico.