NON PUÒ ESSERE!
Il crocifisso: chi l’ha visto?

L’inconsueto, l’illogico, l’inverosimile in: Floriano Bodini, “La Porta santa”, 2000. Roma, basilica di San Giovanni in Laterano

Ho domandato a un’amica, fresca reduce dalla visita a San Giovanni in Laterano nell’anno giubilare, che cosa pensasse del crocifisso di Bodini sulla Porta santa. Mi ha risposto di averlo visto solo di sfuggita, un po’ per la Porta aperta, che non lo mostrava frontalmente, un po’ per l’emozione nell’atto di varcare la soglia della basilica.

Questa Porta avrebbe meritato uno sguardo prolungato per il fatto che, oltre al crocifisso, c’è un valore aggiunto: la presenza della Madre di Dio, mentre tiene in braccio Gesù bambino. Oggi, frettolosamente, la si definirebbe un’opera distopica, per il passaggio repentino dal presepe al Calvario, da una serenità iniziale a un epilogo tragico. In realtà c’è ben altro: c’è una madre, con la sua creatura, a ricordare che si entra nella vita per un dono di chi ti mette al mondo. E l’unione di Maria con il Figlio crocifisso fa capire che tutta la vita ha senso se viene ridonata.

Vengono in mente altri crocifissi dell’arte che, pur somigliandosi, mostrano qualcosa in più: dalle croci gemmate, che trasfigurano la morte nella risurrezione, al sangue che sgorga dalle ferite. Oppure crocifissi che mostrano qualcuno in più: dai due ladroni alle persone poste sotto la croce. In primis Maria e Giovanni in lacrime, ma pure Longino, colui che trafisse il costato di Gesù, e il centurione, il primo a fare un atto di fede (Mc 15,39: «Davvero quest’uomo era Figlio di Dio») il venerdì santo, dunque prima di Pasqua, quando è più facile credere.

L’amore per l’arte, tuttavia, non deve portare a disdegnare i crocifissi fatti in serie, in altre parole a pensare: «Non può essere che un crocifisso fotocopia, non d’autore, sia un’immagine potente». In molti luoghi, ad esempio in una camera d’ospedale, è una figura capace di fare compagnia a chi soffre, di suscitare una preghiera, di schiudere una speranza. Anche storto o confinato in un angolo, anche appeso vicino allo schermo del televisore, anche deriso da chi ha provato a staccargli un braccio, quel povero Cristo inchiodato alla croce parla col suo corpo martoriato. Anche a chi vorrebbe renderlo inguardabile. È molto meglio di una croce nuda, che ormai, quel corpo, l’ha perso di vista.

Floriano Bodini Crocifisso Porta San Giovanni
La Porta santa della basilica di San Giovanni in Laterano, a Roma, scolpita da Floriano Bodini nel 2000
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